Premessa numero uno. Questo articoletto è rivolto agli sfortunati scacchisti che non condividono le notizie pubblicate su Facebook da Bruno Manzardo. E’ stato il Presidente (chi è stato presidente della Sst una volta è Presidente per tutta la vita) a fare una scoperta sensazionale e a divulgarla sul web.
Premessa numero due. L’estensore di queste righe si era imbattuto nella partita Jovanovic-Manzardo quando raccoglieva il materiale per il libro sulla storia del circolo e, colpevolmente, l’aveva messa da parte. Approfitta dunque di questa occasione per cospargersi il capo di cenere.
Esaurite le premesse, passiamo alla storia. Il film “Harry Potter e la pietra filosofale”, che inaugurò nel 2001 la saga del maghetto sul grande schermo, contiene una spettacolare battaglia fra scacchi giganti: per metterla a punto, la produzione si avvalse della collaborazione di un maestro internazionale americano, Jeremy Silman, il quale elaborò una situazione in cui i pezzi si spostavano in base alle esigenze della trama rispettando comunque le regole del gioco. Ebbene, nel 2002 un altro maestro internazionale, Gary Lane, affermò – sulla rivista Kingpin – che per le evoluzioni dei personaggi Silman si fece ispirare da una partita realmente giocata ma poco conosciuta. Tenetevi forte: quella partita era la Jovanovic-Manzardo, giocata a Imperia (torneo di seconda classe) nel 1967.
Manzardo, su Facebook, ha gettato questo gustoso commento: “Porca miseria. Non mi hanno nemmeno dato i diritti d’autore. E siccome l’ho scoperto dopo dieci anni, non ho nemmeno potuto vantarmi con gli amici”. Poi, però, ha approfondito la questione ed è venuto a sapere che, qualche anno dopo, Silman smentì categoricamente di aver lavorato sulla Jovanovic-Manzardo, di cui, aggiunse, non aveva mai sentito parlare.
A noi non importa. Quante partite giocate non diciamo da un torinese, ma da un italiano, sono state collegate a una pellicola campione di incassi e hanno fatto polemizzare due famosi maestri internazionali? E poi, a nostro avviso, la Jovanovic-Manzardo è bella e merita di essere guardata e riguardata. Quindi ve la proponiamo. Aggiungendo che, secondo i testimoni oculari che siamo riusciti a rintracciare, l’avversario del Presidente era una donna (sì, proprio così) di notevolissima avvenenza.
Per approfondire:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2011/11/02/
http://www.quotidianopiemontese.it/2011/11/02/bruno-manzardo-il-giocatore-di-scacchi-torinese-che-ha-ispirato-harry-potter/
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