Può sembrare semplice, oggi, dire che era un girone facile, che noi della Sst Senior eravamo i favoriti, che eravamo i più forti… No, non è così. Sulla carta quest’anno eravamo la squadra migliore, ma noi arriviamo da lontano. Questa squadra non è stata improvvisata. Anzi, ha subito nel tempo una selezione via via sempre più attenta.

All’inizio, sette anni fa, la mia filosofia era far giocare tutti, a rotazione, ma le competizioni sono durissime, a qualsiasi livello e facile non lo è stato affatto.

In sette anni, da quando ho avuto la fortuna di guidare questa squadra, è successo di tutto. Siamo stati molto sfortunati e forse un po’ incoscienti. Potevamo essere promossi molto prima ma  è sempre capitato qualcosa di imponderabile. Una volta abbiamo lasciato un giocatore a terra e siamo andati allo scontro tre contro quattro. Un’altra volta abbiamo subito una sconfitta a tavolino perché avevano invertito inavvertitamente l’ordine di scacchiera. Un’altra ancora non sono stato capace io di vincere una partita da vincere. Un’altra ancora chi doveva vincere ha perso per stanchezza. Spesso avevamo giocatori sulla carta fortissimi, che però non abbiamo potuto mai utilizzare. E poi abbiamo sempre giocato in gironi con squadre piene zeppe di Candidati Maestri e Maestri… Insomma, abbiamo sempre trovato sulla nostra strada degli ostacoli beffardi. Ma quest’anno ci eravamo impegnati a non lasciare nulla di intentato. Eravamo i più forti, e dovevamo dimostrarlo.

Quest’anno hanno sempre giocato i giocatori migliori e i risultati si sono visti: in quattro scontri abbiamo lasciato sul campo solo un punto e mezzo, frutto di sole tre patte. Eppure la promozione in “C” ce la siamo dovuta giocare fino all’ultimo scontro contro Chivasso, segno che anche quest’anno la tensione non è mai calata. Dopo sette anni, posso dire che la squadra ora c’è! 

Quest’anno la prima scacchiera, Giancarlo Maccagno (nella foto in anteprima), è stata impeccabile. In seconda si sono avvicendati perfettamente Enrico Giacomasso e Davide Spatola. La terza è quasi sempre stata occupata da Silviu Pitica, un vero mastino scacchistico. In quarta si sono alternati Mario Barbato, Federico Gambarino e il sottoscritto come riserva. A tutti gli altri ho chiesto sempre la massima disponibilità, e vorrei quindi fare una menzione d’onore anche a Mario Berutti, Valerio Nalbone, Beatrice Revello, Sandro Menzio, Lodewyk Coqueraut (nella foto a fianco) e Eugenio Pesce: avevamo troppa voglia di vincere e se abbiamo vinto è anche grazie a loro.

Si sa: le cose arrivano quando sono mature, e noi oggi siamo una squadra matura.

Lasciatemi infine ringraziare tutti coloro che hanno giocato con noi nelle edizioni passate, a cominciare da Francesco Negro, capitano di questa squadra prima di me , Michele Cordara, infaticabile presidente di questa società, e ovviamente – last but not least – il nostro responsabile tecnico, Enrico Pepino.

Grazie e Congratulazioni a tutti!

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