L’incontro in simultanea è una esibizione in cui si cimentano da sempre i grandi giocatori di scacchi. Consiste, come si sa, di un torneo in cui il campione affronta contemporaneamente più avversari su altrettante scacchiere, alternandosi in sequenza dall’uno all’altro.
Per i giocatori più modesti rappresenta una opportunità per conoscere da vicino il campione, provare l’ebbrezza di giocare con lui, e, chissà mai, tentare di vincere o almeno pattare, che già sarebbe gloria, sfruttando le condizioni di vantaggio sul campione obbligato a giocare in modo rapido e intuitivo su più tavoli. Ma è soprattutto una occasione per dare lustro e omaggio alla perizia del campione.
Bene, da un po’ tempo la nostra Tatiana Milceva ha riproposto simpaticamente questo tipo di evento nel nostro circolo SST coinvolgendo il gruppo di nuovi giocatori che si è venuto formando con lei da pochi anni. Così ogni volta che qualcuno dei soci del circolo, di quelli più vicini e familiari con questo gruppo di Tatiana e amici, ha un passaggio di categoria, lo si invita a fare un torneo di simultanea. L’esibizione è accompagnata da un rinfresco con dolci e bevande, e si tiene in un clima di leggerezza un po’ diversa dalla tensione solita dei tornei. Nei mesi scorsi si era fatta la simultanea con Mario Barbato, prima che partisse per la Francia, poi più di recente con Luigi di Muro quando l’uno e l’altro avevano raggiunto la 1° Nazionale. Anche con Ivo Stoisa si era fatta una simultanea, Ivo, ultra esperto della “francese” di cui conosce tutte le varianti: benché lui non avesse scalato un altro gradino ancora, che già era CM. E prima ancora ricordiamo una simultanea a sorpresa con Edoardo Manino quando venne a trovarci in SST nel periodo delle vacanze di Natale 2015, di ritorno dall’Inghilterra dove si era trasferito per gli studi.
Questa, del 24 gennaio 2017, era la volta di Alessandro Davi che di recente ha ottenuto due traguardi eccezionali, la vittoria del campionato Torinese 2016 e il titolo di Maestro Nazionale. Un occasione in verità unica, questa simultanea, come sottolineava la nostra Tatiana, perché Davi per la sua bravura gioca sempre nelle prime scacchiere e per noi giocatori di categoria medio-bassa, sarebbe praticamente impossibile incontrarlo nei tornei, apprezzare da vicino il suo stile di gioco, provare la emozione di giocare ad alto livello. E poi si voleva un po’ conoscerlo più da vicino il giovane Alessandro, magari vederlo anche un po’ sorridere, diversamente da come capita di incontrarlo tutto teso, serio e concentrato nelle partite di competizione. E soprattutto si intendeva tutti insieme festeggiare i suoi successi. E così, prima di andare sui tavoli da gioco, si è dato avvio al rinfresco con un’ottima torta di crostata di ciliegie, vino spumante, praline di cioccolato. E’ intervenuta anche, e sorridente, Roberta, la fidanzata di Alessandro, che è sembrata compiacere l’interesse degli scacchi con una piccola dose di ironia.
L’incontro si è svolto su 10 tavoli disposti a ferro di cavallo. A sfidare Alessandro si sono provati Tatiana, io stesso (Mario Chiusano), Carmelo Musumeci, Davide Rapalino, Riccardo Garella, Marco Bonacina, Renato Amadori, Emiliano Calabrese, Roberta (la fidanzata) e Gabriella Bussi. Alessandro Bonamino ha partecipato alla serata, ma non si è sentito di giocare. Sono poi giunti più sul tardi, un po’ da osservatori, Eugenio Pesce, Giuliano Nozzoli, Davide Spatola e Renato Mazzetta.
Ci eravamo dati convegno al circolo alle 9 di sera e verso le 9 e ½ si è cominciato a giocare. Davi, come di consueto si fa nelle simultanee, giocava con il bianco e ha aperto differentemente sui vari tavoli con 1.e4, 1.d4, 1.c4, 1.Cf3. Le partite sono sembrate mantenere un certo equilibrio per un buona parte dell’incontro, non si sono osservavate per una quindicina di mosse perdite di pezzi dal lato dei giocatori con il nero. Ho notato che quando mi si ripresentava sul tavolo Alessandro aveva ben presente la situazione della mia scacchiera e per lo più si trovava a muovere quasi immediatamente. Sorprendentemente, perché tra di noi è ritenuto molto forte, il primo a cedere è stato Emiliano che deve aver fatto una svista, ha perso un pezzo e subito abbandonato (Emiliano, sempre estroso, era ancora provatissimo per l’incontro del giorno precedente al Torinese Open 2017, dove aveva perso: mi sono ritrovato, io stesso reduce da analoga sconfitta, a condividere con lui e commentare amaramente la comune condizione nel torneo e nel punteggio). Poi più avanti ha abbandonato Tatiana e a seguire, intorno alla 25ma mossa, quasi insieme altri 3 o 4 degli sfidanti. Io ho abbandonato alla 42ma mossa, in una partita che con pochi giocatori rimasti, per me si era resa veloce, in un finale di sole torri e pedoni, quando Alessandro, che aveva capitalizzato il vantaggio di un pedone guadagnato intorno alla 15ma mossa, mi ha schierato due pedoni affiancati in 5a traversa.
Alla fine il risultato è stato di 8 vittorie per Alessandro e di 2 partite terminate patte, quelle con Davide Rapalino e Marco Bonacina. Le patte sono sopravvenute anche per evitare un eccessivo protrarsi della serata. E se la partita di Rapalino si era interrotta in una situazione di vantaggio della qualità per il campione, nell’altra invece, era Bonacina ad essere in una condizione di vantaggio posizionale. Un grande applauso per Alessandro, ma anche onore per Davide e Marco che hanno fornito le migliori prestazioni dei contendenti.
L’interesse è proseguito nel dopo partita con l’analisi delle due partite patte, dove intervenivano non solo gli stessi giocatori, Davide, Marco e Alessandro, ma anche gli altri giocatori e convenuti alla serata: Emiliano, che aveva presto terminato il suo incontro, si dimostrava qui di muovo lucido e accanito analizzatore di combinazioni vincenti per il buon Marco, che tuttavia era già più che soddisfatto della propria prestazione.
Poi già tardi alcuni di noi hanno cominciato a lasciare il circolo, ma altri rimanevano intenti ancora ad analizzare le partite con Alessandro dimostratosi disponibile fino alla fine.
Grazie a Tatiana e a Gabriella che hanno organizzato, a Carmelo per il vino, ai responsabili del circolo per il contributo al rinfresco, a tutti i partecipanti. Grazie soprattutto e ancora complimenti ad Alessandro Davi.
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