Non sottovalutare mai gli avversari. Mai. Nemmeno quando ormai li hai incontrati e nuove sfide sono all’orizzonte. Possono sempre riservarti qualche sorpresa. Così si potrebbe riassumere l’avventura della nostra squadra al raggruppamento di serie B a Santa Margherita Ligure.
La SS Torinese Junior 1 (ma scegliere un nome meno cacofonico, no?) non è stata mai una squadra tranquilla. Negli anni ci sono state molte difficoltà nel trovare i giocatori, il capitano è stato cambiato svariate volte, addirittura due anni fa la promozione in serie B è stata raggiunta giocando quasi tutti gli incontri su tre scacchiere. Quest’anno, complice il raggruppamento, si è cercato di fare le cose per bene.
Ai quattro “sopravvissuti” della squadra dell’anno passato, Stefano Yao, Tiziana Barbiso, Andrea Macheda (il capitano) ed Edoardo Manino, si era aggiunto come rinforzo Mauro Barletta. Il graditissimo dono era tuttavia accompagnato da una clausola: non si poteva schierarlo gli ultimi turni altrimenti avrebbe perso il diritto di giocare in serie Master.
Così, chi proveniente da Torino, chi da Como, chi già presente sul luogo, ci si è trovati alla stazione del paese ligure venerdì 21 pomeriggio. Aria di mare, tempo piovoso, il quintetto è partito per la sala di gioco con il chiaro obiettivo di non retrocedere. Mezz’ora di attesa ed eccoci schierati contro Santa Sabina, Andrea sceglie di riposare, 4-0 netto, cena ad orari spagnoli e via in albergo a dormire.
Finalmente riposati e dopo una lauta colazione per il secondo turno di sabato mattina contro Ruta il sottoscritto lascia il posto ad Andrea. L’incontro sembra di nuovo mettersi per il meglio, vantaggio devastante in quarta scacchiera, posizioni superiori nelle altre. Dopo un’oretta però la situazione peggiora: il sacrificio di Cavallo di Tiziana le si ritorce contro e Mauro sembra aver perso il bandolo della matassa in una strana francese di cambio. Poi la tecnica del nostro ha il sopravvento, entra in un finale superiore e forza la patta. Vittoria di misura che ci porta in cima alla classifica.
Tra un morso di focaccia e l’altro la squadra escogita una elaboratissima strategia da opporre al prossimo avversario, Monza: proporre la patta. Dopo un rapido consulto col nostro direttore tecnico l’ardito piano viene messo in campo e gli avversari accettano. Così, superata la metà del torneo, la classifica vede Milano in testa a punteggio pieno seguita a ruota da noi e Monza. Le altre squadre sono troppo indietro e così il primo obiettivo è raggiunto: salvezza assicurata!
A questo punto la SS Torinese Junior 1 si è trovata di fronte ad un dilemma: accontentarsi della salvezza o provare a lanciarsi verso la promozione? La seconda opzione voleva dire schierare Mauro anche negli ultimi due turni, cosa proibitissima dalla clausola del suo ingaggio. Una telefonata rapida al vicepresidente ha sbloccato la situazione e la squadra ha trovato un compromesso. Quarto turno con formazione ideale e poi si decide in base al risultato.
Già: il risultato. Perché se giochi in Liguria contro una squadra ligure composta da una dozzina di giocatori non puoi prepararti, non sai mai chi possono convocare all’ultimo minuto. E poi il Centurini di Genova che veniva da una sequenza di sconfitte sulla carta era molto forte. Pronti, via! Dopo un’oretta Mauro aveva demolito il suo avversario, Stefano ed Andrea avevano posizione superiore, Tiziana due pedoni in più. Risultato finale: 2-2! Andrea si prendeva un trucco e Tiziana non reggeva l’attacco disperato del suo avversario.
Era la fine dei nostri sogni di gloria. Monza e Milano avevano pattato per cui matematicamente c’era ancora uno spiraglio ma gli incontri del quinto turno erano terribilmente sfavorevoli. Noi contro la capolista Milano con il MI Lanzani in prima scacchiera, Monza contro la nostra avversaria del primo turno, Santa Sabina, da noi liquidata con un sonoro 4-0 e in piena lotta per non retrocedere. Pazienza ci siamo detti, facciamo riposare Mauro che così potrà giocare il quinto turno al Master e ce la giochiamo per il gusto di giocare.
E così abbiamo fatto e il destino sembrava sorriderci beffardo. Uno scatenatissimo Stefano costringeva Lanzani a difendersi con un pedone in meno in un finale di Torri, Tiziana accumulava vantaggio materiale fino ad avere un Alfiere in più, il sottoscritto costringeva l’avversario in zeitnot a districarsi in un fastidioso finale di Cavalli. Alla fine la corazzata milanese crollava di misura concedendoci la vittoria per 2,5 a 1,5. Bello, inaspettato, inutile. Monza era ancora in gara con tutte e quattro le scacchiere mentre noi correvamo a prendere l’ultimo treno. Avrebbe sicuramente vinto e i punteggi individuali avrebbero favorito loro.
E così senza rendercene conto abbiamo commesso l’errore più grave per uno sportivo: sottovalutare un avversario. Perché la squadra di Santa Sabina, da noi liquidata con sufficienza, opponeva una strenua resistenza contro i lombardi e li costringeva al pareggio. Come per magia la classifica finale ci vedeva al primo posto, Milano e Monza erano dietro, a nostra insaputa, mentre il treno correva verso Torino, eravamo stati promossi in serie A2!
Views: 27