Dal 24 ottobre al 6 novembre si sono svolti in Grecia (Porto Carras, penisola calcidica, nel nord-est della Grecia) i campionati del mondo giovanili di scacchi. Ben 1596 ragazzi in rappresentanza di 90 diverse Federazioni Nazionali si sono affrontati sulle scacchiere, suddivisi in 12 tornei.

Sicuramente azzeccata la scelta della località: mare, gabbiani, ulivi, tranquillità. Il resort di Porto Carras comprende 2 enormi hotel (che sono stati completamente riempiti con la folla di partecipanti, accompagnatori e allenatori), una bella Olympic Hall (comunque non sufficiente per ospitare tutte le scacchiere: i tornei dei ragazzi più giovani si sono infatti disputati nelle sale congressi interne agli hotel), ristoranti con cucina varia e abbondante.

Dopo la colazione gli atleti della squadra azzurra avevano sessioni di preparazione alla partita del pomeriggio con i MI Fernado Braga e Daniel Contin. Quindi una passeggiata all’aperto per rilassarsi e mantenersi in buona forma fisica.

Alle 15 iniziavano le partite, tutti gli accompagnatori fuori, solo il capo delegazione poteva restare nella sala gioco; le prime 12 scacchiere di ogni torneo erano trasmesse on line con un ritardo di 30 minuti quale misura anti-cheating.

Terminata le partita si andava subito dagli allenatori per l’analisi della stessa. 

Giada ha giocato nel torneo U12F, che è iniziato bene con la vittoria contro la svedese Plavane Alise. Al secondo turno si ritrova in terza scacchiera contro la numero 3 del tabellone, l’americana Yip Carissa (che terminerà al secondo posto). Uscita non troppo bene dall’apertura Giada con gioco preciso riesce a scacciare un fastidioso cavallo riequilibrando la posizione, per poi perdere in una posizione che secondo l’allenatore poteva ancora essere difesa. Al terzo turno vittoria contro la messicana Rodriquez Marquez Luz Mar. Al quarto turno altra avversaria quotata: la cinese Ning Kayu; Giada per un errore di calcolo attiva una serie di cambi che invece di farle guadagnare un pedone la portano a perdere un pezzo e la partita. Al quinto turno patta con l’americana Zhu Evelyn, arrivando ad un finale di 2 pezzi contro torre che con maggiore tecnica si sarebbe potuto vincere. Al sesto turno Wong Katrina, altra americana (erano ben 12 in questo torneo!) e prima vittoria con il nero. Al settimo turno patta con Tharushi dello Sri Lanka (vera professionista nel pattare: ne ha collezionate 8 su 11 partite!): Giada è in chiaro vantaggio ma non riesce ad impedire uno scacco perpetuo.

Fin qui siamo a 4 punti su sette partite, niente male. Però il mondiale è lungo e difficile, e nelle ultime 4 partite arrivano ben 3 sconfitte e solo una patta, con avversarie non troppo posizionali ma agguerrite e più concrete nel portare avanti piani di attacco: ricordiamo Kuzich Aryna della Bielorussia e  Baidalinova Darina del Kazakhstan.

Il mondiale è stato dominato dall’India: ben 11 medaglie di cui 5 d’oro! Russia e USA si sono dovuti accontare di 4 medaglie a federazione ma nessun primo posto.

Per la squadra italiana abbiamo avuto l’argento di Luca Moroni nell’U16, oltre al quinto posto di Rambaldi Francesco nello stesso torneo ed il dodicesimo posto di Di Benedetto Desiree nell’U16 femminile.

Sicuramente per Giada un’esperienza indimenticabile che vale i punti lasciati sul campo con le ultime partite; l’ambiente internazionale le ha poi fatto capire l’importanza di studiare con impegno l’inglese!

 

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