E’ Alessandro Davi il nuovo Campione Torinese. Questo il responso del CTA 2016, terminato il 19 dicembre.

Davi ha vinto il massimo titolo torinese conquistando diciassette punti in sette partite (sei punti al cambio classico), mantenendo il primato dall’inizio alla fine, più spesso accompagnato che in solitudine, ma quel che contava, ovviamente, era essere solo alla fine. C’è riuscito battendo Nicola Vozza nella sua ultima partita, mentre Silviu Pitica, con cui Davi divideva il primato, è stato sconfitto da Marco Mina, che ha interpretato perfettamente il ruolo di spoiler e ha ottenuto il quinto posto finale. Per Pitica, oltre al secondo posto, la piccola consolazione della seminorma magistrale.
Sul terzo gradino del podio (che in un Campionato Assoluto non è che valga granché, se non fosse che un premio è associato al piazzamento) è arrivato Stefano Yao, che ha scavalcato Danilo Covello regolandolo nello scontro diretto. Dopo Vozza, malinconicamente penultimi (o ultimi, a seconda dei punti di vista), due dei favoriti della vigilia, Antonio Melone e il campione uscente Alberto Pulito, che, con una rapida patta nello scontro diretto, hanno messo fine ad un torneo sufficientemente disastroso per entrambi.

Tutte le partite del torneo si possono rivedere nella pagina dedicata o scaricare (prossimamente!) dal database in formato PGN.

Nel Trofeo Pistone, secondo quelle che erano le previsioni della vigilia, si è imposto Mario Giacometto. L’ultimo turno gli era favorevole e, forse con qualche patema in più di quanto ipotizzabile, ha sfruttato l’occasione. Giacometto ha vinto per lo spareggio tecnico, perché Simone Bergero, vincendo lo scontro della speranza con Fassio, lo ha appaiato al vertice come numero di punti. Ha deciso quindi un fondamentalissimo punto di Buchholz, che però era un Mortirolo da scalare. Infatti, affinché Bergero superasse Giacometto, oltre alle vittorie nelle rispettive partite, occorreva che i cavalli di Bergero (cioè gli avversari suoi dei turni precedenti e gli avversari degli avversari di Giacometto) gli portassero almeno cinque punti e mezzo su un massimo di sei disponibili. Dopo il forfait di Ricci, questo già improbabile 5½ su 6, era diventato un quasi impossibile 5 su 5. Il pareggio di Kazarina eliminava definitivamente Bergero dalla possibilità di vincere il torneo a fronte di un Giacometto vittorioso. Che è poi ciò che è avvenuto. Primo Giacometto, quindi, secondo Bergero. Il terzo posto è di Angelo Chianale, l’unico a 5½ e il cui essere solitario a un tal punteggio ha evitato il presentarsi di un problema che poteva essere imbarazzante. Difatti, il suo secondo spareggio tecnico ha un valore bassissimo rispetto a tutti coloro che lo circondano, e la cosa non sembra (e non è) giustificata dall’andamento del torneo.

Un segno che qualche correttivo dev’essere quindi introdotto nello spareggio tecnico basato sulla media della performance degli avversari (APRO).

 

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