E anche luglio è passato! E che luglio per le nostre trasferte di gruppo! Per le prime due (Nazionali U16 e Vaujany) vi rimandiamo a precedenti articoli. Qui scriviamo del torneo di Acqui Terme dal 20 al 27 luglio, l’unico torneo rimasto in Piemonte su 9 turni e con possibilità di norme Fsi e Fide.
Come sempre si è giocato nelle magnifiche sale del Grand Hotel Nuove Terme che sotto la nuova gestione della società Uappala ha anche partecipato come sponsor ospitando alcuni dei giocatori titolati. Inoltre quest’anno c’erano i due tornei semilampo, la simultanea tenuta dal vincitore dell’anno passato, Salvador Del Rio (nella foto in alto), e le scacchiere elettroniche per la diretta. Nononostante questo c’è stato un leggero calo di partecipazione vuoi per aver scelto, per motivazioni contingenti, di piazzare il torneo da lunedì a lunedì, invece del classico da domenica a domenica, vuoi per l’enorme concorrenza: sembra proprio che quest’anno non si sia potuto fare a meno di organizzare tornei di scacchi in queste date, Arvier, Robecchetto, Bergamo, Condino, solo per rimanere al nord. E così paradossalmente possiamo considerare questa minima flessione addirittura quasi un successo.
Noi della Scacchistica Torinese abbiamo fatto la nostra parte con 10 partecipanti: Enrico Pepino, Alessandro Davi, Stefano Yao, Federico Nastro, Marco Mina, Giancarlo Maccagno e il sottoscritto nell’Open A, Simone Bergero, Enzo Tripodi, Davide Fiammengo nel B. Purtroppo altri giocatori da Torino e cintura non si sono visti e considerato che nemmeno sono andati a giocare gli altri tornei citati non possiamo che ribadire la desolazione del panorama agonistico cittadino. Ma questa è un’altra storia. Per Acqui invece può valere il problema che da Torino non si può fare i pendolari e, pur essendo i prezzi alberghieri stracciati, non è vista di buon occhio la spesa per un torneo a soli 80 km da casa. Capisco la questione per carità, ma date le condizioni di gioco perfette con una sala climatizzata e ampia, il montepremi di oltre 4mila Euro e, come scritto sopra, la buona presenza di giocatori titolati, mi sembra superabile.
In ogni caso per noi della Sst è stato un vero è proprio successo: un raro caso in cui tutti i giocatori sono andati bene.
Open A. Come già a marzo al raggruppamento del CIS di A1 di Santa Margherita Alessandro (nella foto in anteprima con il vincitore del torneo il GM Miroljub Lazic) è stato il trascinatore del gruppo, ha perso solo con i 2 GM (e ha da recriminare), ha preso la norma da Maestro, si è portato ad un passo dai 2200 che sancirebbero il titolo e ha portato a casa un premio di fascia. Che vogliamo di più? Che giochi più spesso, caspiterina!!!
Subito dietro Ale metterei Federico che si è perso un po’ nel finale dopo un 4/6 iniziale da brividi e sogni. Ma questo non gli ha impedito di portarsi a casa un bottino di punti (è stato quello che ha guadagnato di più fra tutti i partecipanti) che lo porterà all’aggiornamento di settembre a sfiorare i 2100. Per tutti gli altri buone partite, qualche punto di guadagno qua e là e una nota per Giancarlo (nella foto qui sotto).
Sono andato a controllare non giocava un torneo da Scaccomatto 2008 e forse se non l’avessimo trascinato alla guida della squadra del CIS in promozione e a giocare lo Scheveningen non l’avremmo visto nemmeno ad Acqui. Invece nonostante recenti piccoli e temporanei problemi di salute ha voluto partecipare lo stesso anche se la sua autonomia non era al meglio per un torneo così impegnativo: ha concesso delle patte in posizioni vinte che lo avrebbero tranquillamente proiettato nei primi 10, ma in ogni caso è stato proprio un bel ritorno. Oddio a cena bisognava rassegnarsi alla sua loquacità ma tutto sommato…
Open B.
Uno su tutti, Simone, che vince il torneo anche se ha rischiato, dopo un 5/5 iniziale, pareggiando e perdendo le due partite successive dove probabilmente si poteva portare a casa il punto intero. Alle solite bisogna giocare per vincere non per strabiliare avversario e ammiratori!! Per fortuna lo spareggio tecnico gli ha detto bene su Roberto Forno di Asti. Di Enzo non posso che dire un gran bene sotto tutti i punti di vista: della sua fantasia e del suo impeto già sapevamo, ma adesso ha tirato fuori anche un signor carattere. Infatti dopo essere partito con uno 0/3 che avrebbe abbattuto anche un bufalo, si è reso conto che il torneo era un po’ diverso dai nazionali giovanili, ha seguito le indicazioni che gli abbiamo dato e, corretto il suo gioco, ha inanellato un brillante 4,5/5 finale! Per Davide il solito magro guadagno di punti rispetto alle posizioni raggiunte: quando smetterà di fantasticare credendo che gli avversari analizzino più di lui saranno ulteriori balzi di categoria.
A proposito di queste situazioni comuni a molti di spaventarsi davanti ad avversari in teoria più forti, gia da Vaujany, ho proposto una frase da ripetere ossessivamente in modo che diventi quasi un Mantra e liberi la mente da questi pensieri falsi e negativi: “Sotto i 2400 può succedere di tutto”.
Provare per credere!
Ah già dimenticavo. L’Open A lo ha vinto una nostra vecchia conoscenza il GM Miroljub Lazic davanti a tutti gli altri titolati che l’organizzazione ha invitato. L’unico non titolato che è riuscito a inserirsi nel gruppo è il giovane pugliese Antonio Varvaglione (nella foto qui sotto).
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