Come abbiamo già scritto in altro articolo il nome diventa, se azzeccato, parte integrante della fortuna di un torneo e così abbiamo un bel tentare di “imporre” il nome Coppa Sst, credo che per tutti sarà sempre “Lo Scheveningen”. E fino a quando rispondono 64 entusiasti, meglio non toccare!
Stiamo scrivendo del simpatico torneo annuale a cadenza mensile esclusivamente riservato ai Soci Sst che è partito a ottobre 2014 e adesso, dopo la pausa di dicembre, riprende con questo mese di gennaio, e precisamente il 22!!
Si lo so, i puristi staranno bofonchiando che il 22 non è il terzo giovedì ma il quarto. Sì, è vero è rigorosamente il quarto! Ma visto che gennaio di giovedì ne possiede ben cinque, abbiamo pensato di spostare la fatidica data, solo per questo mese sia chiaro, onde evitare un “ingolfamento istituzionale”. Con il Sunday che inizia l’11 e il Torinese Open che inizia il 19 inserire un altro giorno di gioco, il 15, ci sembrava eccessivo. E poi un lumicino di speranza si era accesso: “ Chissà che lo spostamento non ci faccia giocare per una volta tutti insieme?”.
Nemmeno per sogno! Non era nemmeno scaduto il 2014 che già arrivava in segreteria una richiesta di spostamento per viaggio di lavoro all’estero. In ogni caso complimenti per la segnalazione anticipatissima, fossero tutti così puntuali…
Ma veniamo ad un commento sui primi due turni.
Nel primo non c’è stata storia, gli esperti con il bianco hanno complessivamente fatto un sol boccone degli inesperti per un totale di 25 a 7. Ma se prendiamo solo le prime 3 scacchiere il risultato è 1,5 pari; con le prime 6 passa a 3,5 a 2,5; sulle prime 10 arriviamo 6,5 a 3,5.
Cosa significa tutto ciò?
Beh, come era previsto i primi 5/6/7 giocatori se la giocano anche per il risultato finale totale (ricordiamo che c’è in premio un soggiorno nelle trasferte di gruppo), mentre i restanti per tutti gli altri motivi per i quali è bello e utile giocare a scacchi perché, com’era prevedibile, più si scende più il divario di punti e di esperienza si fa sentire.
Non siamo sadici ma diciamo che va bene così! Questo doveva essere e questo è!
Giocando con avversari più forti che poi ti spiegano la partita giocata si migliora (e qui invitiamo ragazzi e genitori a mettere nel conto della serata anche questa utilissima mezz’oretta didattica). Però è importante anche l’atteggiamento dei giovani che traspare evidente dalle mosse delle partite. Bisogna mettersi in testa che la partita serve solo se viene giocata al meglio, con il carattere giusto e la carica agonistica giusta. Un atteggiamento svogliato dettato dal “tanto perdo” non serve a nulla a nessuno, anzi alla lunga deprime! E qui, specie per i più piccoli e inesperti, abbiamo bisogno anche della collaborazione dei genitori per far capire questo concetto. E’ vero che negli scacchi più che in altri sport la differenza di forza decide, ma è anche vero che se uno si sforza di fare una bella prestazione e ci riesce, cresce l’autostima e poi quando avrà di fronte un avversario abbordabile, chissà…
Il secondo turno è stato più equilibrato, solo 19 a 13! E sulle prime tre i giovani hanno vinto 2 a 1; nelle prime 6 si è arrivati a 3 pari; contando le prime 10 si arriva a 6 a 4 per gli anziani. Conferma quindi di tutto quello che abbiamo scritto qui sopra.
E veniamo ai buoni risultati dei singoli.
Su tutti Pietro Buffa
che ha liquidato nell’ordine Mario Giacometto e Max De Barberis, due avversari non certo accomodanti!
Segue a ruota Simone Bergero (nella foto sotto a lato) che regola Davide Spatola e Gianluca Finocchiaro.
Altri complimenti sparsi per i risultati ribaltati in parte o in toto rispetto alle previsioni del rating.
Per i giovani a Davide Fiammengo, Andrea Lo Curto, Marco Mina, Alessandro Nastro, Federica Vellano.
Per gli anziani a Luigi Di Muro, Mario Chiusano, Giuliano Nozzoli, Pier Alessandro Bonamino, Davide Rapalino.
A breve aggiungeremo le partite più interessanti dei primi due turni sul database della Sst sul sito, mentre potete prendere visione del regolamento, dei risultati e degli abbinamenti del 3° turno qui.
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