“Non sempre si può vincere”. Così recita il testo di una canzone degli anni settanta e se decoubertianamente possiamo essere d’accordo, a noi dirigenti dal palato fino abituati a primeggiare, un pochino scoccia. Stiamo scrivendo del campionato regionale a squadre U16 giocato a Novara sabato 16 aprile.
Una organizzazione complessivamente buona ma con luci e ombre, perché se è vero che a tutti i ragazzi è stato offerto il pranzo e che la sala di gioco era ampia, è anche vero che la mancanza di una sala analisi costringeva ragazzi e accompagnatori a stazionare nel parcheggio del centro commerciale o in sala gioco con un livello di rumore eccessivo. Ormai non si possono organizzare manifestazioni giovanili senza pensare alla sistemazione dei genitori in attesa. A questo mi permetto di aggiungere che è francamente eccessivo dover aspettare fino ad oggi la pubblicazione delle classifiche sul sito del circolo organizzatore.
Ventun squadre al via: 10 nella categoria under 16, 7 in quella under 12 e 4 nell’under 10. Questa suddivisione, francamente esagerata due gruppi basterebbero e avanzerebbero, è dovuta alla variazione di regolamento iniziata con il campionato italiano under 16 del 2015 che ci ha visto incredibili protagonisti. Gli under 10 hanno fatto un doppio girone all’italiana fra loro, mentre gli altri sono stati inseriti in un unico gruppo (alla fine classifiche finali divise) poiché sembra che l’organizzazione non abbia previsto premi sufficienti in caso di divisioni dei tornei. Peccato perché le classifiche avrebbero ovviamente avuto più senso, anche se non sarebbe probabilmente cambiato molto. Così si parte con 17 squadre di U12+U16.
Torneo under 10.
I “Magnifici 5”, eh sì possiamo schierarne anche più del necessario e tutti di buon livello, dominano senza tante storie con un 12/12 finale per un complessivo 20/24 che non lascia spazio ad alcuna recriminazione. Qualche arrabbiatura presidenziale subito rivolta a chi gioca velocemente così da inquadrare bene la situazione e poi nulla da segnalare. Questa bella squadretta, nelle foto in maglietta verde, è composta da 2 vicecampioni italiani 2015, Giorgio Gola e Alberto Rotondaro, e poi tre esordienti: Francesco Monni, Fabio Bettassa e Daniel Iosipescu. Diciamo che fra i due “esperti” Giorgio sembra più maturo per il gioco (ne ha persa solo una) e atteggiamento alla scacchiera (bene gli hanno fatto i tornei serali ai quali partecipa), mentre Alberto o riesce a capire che se gioca con più riflessione avrebbe più risultati o il salto di qualità è ancora di là da venire. Le medesime considerazioni per i tre esordienti, dove Francesco e Fabio sono attenti e concentrati, mentre Daniel sembra quasi che abbia la sedia in fiamme.
Torneo under 16+under 12.
Qui la situazione è più complessa. Avevamo 4 squadre al via la titolare U16 campione d’Italia in carica ma con giocatori tutti nuovi: Mirko Lizzul Coppe e i 3 campioni italiani under 12 Gabriele Zenere, Enzo Tripodi, Marianna Raccanello tutti con la maglia azzurra; un’altra squadra U16 per fare esperienza: Davide Garbezza, Andrea Lo Curto, Michele Lania, Zeno Salvini, Adriano Tessarollo in maglia arancione; una squadra under 12 che mirava a titolo e qualificazione: Davide Lo Curto, Leonardo Catalano, Matteo Gatti, Demetrio Buffa in tenuta blu. Infine una squadra di Non Classificati femminile (Federica Vellano, Giulia Gigliotti, Eleonora Scaringella, Sofia Prepelità) in maglia gialla che concorreva per uno dei due premi speciali.
La squadra favorita U16 da cui ci si aspettava la conferma del titolo regionale oltre alla ovvia qualificazione per i nazionali latitava un po’ in concentrazione e poiché questo accadeva contemporaneamente a un paio dei ragazzi nell’incontro decisivo con Valle Mosso finiva che per la prima volta nella storia del Piemonte non siamo campioni regionali e ci dobbiamo accontentare del secondo posto.
Bene la seconda squadra che pur con un inizio zoppicante (0/2) inanellava vittorie su vittorie fino a qualificarsi al quarto posto.
La squadra femminile vince il premio per prima squadra classificata fra quelle composte da giocatori NC. Un buon risultato ma con un po’ di attenzione e di esperienza (mai queste ragazze hanno giocato Festival o tornei con adulti) avrebbero addirittura sfiorato il podio.
La squadra under 12, anche qui tutti nomi nuovi a rappresentare la Sst, ben si comportava vincendo il titolo e qualificandosi per i nazionali senza alcun problema: hanno messo sulla scacchiera una interessante regolarità, vincendo con chi si poteva vincere e perdendo con chi si doveva perdere. Sembra una banalità, ma solo chi gioca capisce quanto sia difficile vincere da favoriti.
Per terminare questa lunga cronaca altri due premi per Garbezza e Zenere, autoritari vincitori del premio di scacchiera rispettivamente la prima e la seconda.
E adesso un meritato plauso ai due capitani Marco Mina ed Enrico Pepino, che è stato anche ovviamente il selezionatore, ai due arbitri Antonello Migliorini e Stefano Ielardi e qualche chiarimento relativo ai regolamenti e la “politica” della Sst.
Con i risultati del regionale la Sst ha diritto a portare ai nazionali 1 squadra per ogni categoria (U16,U12,U10).
I diritti di partecipazione sono per tre squadre, non ci sono vincoli di alcun genere relativamente ai giocatori da schierare nella finale rispetto a quelli schierati nel regionale: paradossalmente potrebbero essere 12 giocatori differenti.
Dal 2007 siamo sempre andati alle finali con una squadra a spese del circolo, vedremo poi a settembre, dopo i risultati estivi l’uscita del bando e le condizioni alberghiere, come gestire questa piacevole situazione di 3 squadre qualificate per la finale di Andria 29/10 – 1/11. Come sempre le convocazioni saranno legate alla partecipazione ai tornei specie quelli estivi, ai risultati ottenuti, all’Elo del 1° ottobre, al miglioramento nel gioco e nell’atteggiamento alla scacchiera.
Si consiglia nei prossimi mesi di giocare tanto e soprattutto lentamente…
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