La novità dell’ultima stagione Sst si chiama Gran Sociale.
Un torneo ideato per accogliere nuovi iscritti e simpatizzanti, e che si è subito dimostrato un’intuizione vincente, con numeri in costante crescita. Nell’ultimo torneo abbiamo raggiunto la cifra record di 30 partecipanti, ma in ogni caso mediamente siamo sempre sopra le 20 unità.
Di cosa si tratta?
Parliamo di un torneo riservato agli Inclassificati, ossia a coloro che non hanno una categoria nazionale, vuoi perché non l’hanno mai raggiunta, vuoi perché non hanno mai partecipato a competizioni valide per il punteggio Elo. Sta di fatto che il livello di gioco è sempre molto equilibrato, e ognuno può ambire a ben figurare e, soprattutto, a impratichirsi col gioco.
La partecipazione è estremamente variegata. Inizialmente avevamo solo nuovi iscritti che volevano fare un’esperienza più ‘morbida’ prima di cimentarsi in tornei più ufficiali, ma col tempo il torneo ha iniziato ad appassionare anche semplici simpatizzanti esterni al circolo, che magari avevano solo voglia di giocare amichevolmente. E poi via via abbiamo accolto allievi provenienti dalla Full Immersion, dall’Università Popolare, e ultimamente addirittura bambini provenienti dai corsi scolastici e genitori di juniores che frequentano i corsi Agonistici e Preagonistici che teniamo presso i nostri saloni.
In definitiva un universo moltiforme, ma perfettamente amalgamato e accomunato dalla passione per le 64 caselle.
La formula del torneo d’altronde si sposa perfettamente con le intenzioni amatoriali dei partecipanti. Infatti il torneo si snoda in tre serate (il venerdì dalle 20.30 in poi) in ognuna delle quali sono previsti due turni di gioco, per un totale di sei turni complessivi. Inoltre vi è la possibilità di partecipare anche ad una sola o a due serate, visto che gli abbinamenti si fanno direttamente in sede di gioco prima dell’inizio del turno in base ai partecipanti presenti. L’iscrizione poi è addirittura gratuita per i soci o per chi arriva da attività Sst, mentre per gli esterni è comunque abbastanza contenuta (15 euro).
Anche il tempo di riflessione è ideale, con 30 minuti + 30 secondi a mossa, che permette di giocare delle partite abbastanza ‘pensate’ ma comunque anche non eccessivamente lunghe.
Finito un torneo, c’è una pausa di una settimana, e poi immediatamente inizia il successivo. Mediamente quindi ne offriamo uno al mese. Nel 2017 ad esempio, ne sono stati giocati ben sei.
Inutile sottolineare che il clima è sempre estremamente cordiale, e questo permette a molti nuovi iscritti di familiarizzare al meglio e respirare un’aria da ‘circolo’, inteso alla vecchia maniera.
Le serate sono gestite da alcuni nostri soci particolarmente adatti ad accogliere al meglio tutti i partecipanti: parliamo in primis di Gabriella Bussi (prima nella foto qui sotto), ma un notevole contributo lo forniscono anche Pier Alessandro Bonamino (secondo) e Tatiana Milceva (terza).
Ma un po’ tutti contribuiscono alla buona riuscita delle serate, tra chi si occupa di fare i turni, chi è addetto alle iscrizioni, chi ancora al bar. Nessuno ha un ruolo fisso, e spesso dà una mano chiunque capiti. Forse sta proprio in questo il segreto.
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