Come è noto a tutti gli interessati, e come sarà noto in un attimo a chiunque altro, la Federazione Scacchistica Italiana (o, più precisamente, i suoi rappresentanti, Mauro Fiori, Segretario Generale, e Leonardo Bartolini, FIDE Rating Officer), con decisione clamorosa, anche se non del tutto sorprendente, ha deciso di non omologare per le variazioni del punteggio di merito (in altre parole, per l’Elo) il 37°  Campionato Torinese Open che, iniziato il 14 gennaio, si era poi concluso il 4 marzo.

Decisione clamorosa, si diceva, ma non del tutto sorprendente. Qualche dettaglio in più è doveroso.


La manifestazione non è stata omologata dopo l’applicazione di una serie di normative presenti nel Regolamento Tecnico Federale (spesso chiamato con la sola sigla, RTF), linkato qui sul nostro sito – essendo un documento in continua evoluzione, il link sul sito federale, che al momento è questo, varia col tempo (ad esempio, dal primo luglio 2019 sarà questo).

Segue una collezione degli articoli di interesse:

1.1 Tutte le manifestazioni indette o riconosciute dalla FSI debbono essere disputate secondo le regole di questo Regolamento Tecnico Federale … La FSI si riserva il diritto di non procedere all’autorizzazione o all’omologazione di quegli eventi che non rispondano ai requisiti suddetti.
 2.1.1 L’attività agonistica federale di carattere nazionale comprende:

b) Le altre competizioni che si svolgono in Italia, da chiunque organizzate o indette direttamente dalla FSI,autorizzate dalla FSI.
5.1.1 Le competizioni riconosciute dalla FSI sono quelle organizzate, sotto l’egida della FSI, da qualunque organismo in un qualsiasi periodo dell’anno … valide oppure no per l’acquisizione dei titoli, delle categorie nazionali e per le variazioni del punteggio di merito Elo Italia.
5.3.1 Una competizione individuale valida per l’acquisizione dei titoli e delle categorie e per le variazioni del punteggio di merito Elo Italia deve avere i seguenti requisiti:

g) essere preventivamente autorizzata dalla FSI e successivamente omologata dalla stessa.
6.1.1 Tutte le competizioni di cui all’art. 5.1.1 devono essere preventivamente autorizzate dai competenti organi della FSI, secondo le norme in vigore.
6.2.1 Tutte le competizioni regolarmente autorizzate saranno omologate solo se avranno rispettato tutte le norme del presente regolamento.
7.2.1 Le competizioni, escluse quelle con girone o più gironi all’italiana, devono svolgersi utilizzando un sistema di abbinamento di tipo svizzero.
7.2.2 La FSI si riserva la facoltà di autorizzare anche manifestazioni da svolgersi con altri sistemi di abbinamento.

L’articolo chiave è l’ultimo. Nel CTO non veniva utilizzato un sistema svizzero (per lo meno, non per tutti i giocatori, visto che sedici eletti continuavano il torneo ad eliminazione diretta, anche se poi i giocatori eliminati rientravano nel torneo svizzero), quindi occorreva che la FSI autorizzasse il sistema di abbinamento che sarebbe stato utilizzato.

La SST, quindi, mandava una regolare richiesta a calend@federscacchi.it il 30 ottobre, allegando il bando del torneo.

 

In allegato il torneo (Campionato Torinese Open) che vorremmo proporre presso il nostro circolo.

Le date (14/1 – 4/3, cadenza settimanale) sono state già autorizzate dal Comitato Regionale

Per la tipologia di torneo invece, vista la particolarità, vorremmo gentilmente chiedere un vostro parere.

Siamo ovviamente disponibili ai suggerimenti/modifiche necessari.

 

Non ricevendo risposta alcuna, il 9 novembre, la SST inviava a fsi@federscacchi.it una versione leggermente modificata della precedente mail:

 

Non avendo trovato un indirizzo mail della Commissione Tecnica, chiedo gentilmente che questa mail venga girata a chi di dovere.

In allegato il torneo (Campionato Torinese Open) che vorremmo proporre presso il nostro circolo.

Le date (14/1 – 4/3, cadenza settimanale) sono state già autorizzate dal Comitato Regionale

Per la tipologia di torneo invece, vista la particolarità, vorremmo gentilmente chiedere un vostro parere.

Siamo ovviamente disponibili ai suggerimenti/modifiche necessari.

 

Persistendo la mancanza di risposte da parte della Federazione, il 23 novembre la SST inviava, oltre che a fsi@federscacchi.it, anche a sg@federscacchi.it (indirizzo della Segreteria Generale), un sollecito:

 

Mi permetto di sollecitare una risposta circa la mail inviata il 9 novembre. Avremo una certa urgenza di preparare il bando del torneo.

Potreste gentilmente dirci se la mail è stata inviata alla Commissione Tecnica o cmq a qualcuno che se ne occupa?

In alternativa potreste fornirci un suo indirizzo mail?

Ringrazio e chiedo venia per il sollecito.

 

Ancora nessuna risposta! Al che, in data 4 dicembre, veniva inviata, sempre ai due indirizzi menzionati sopra, quest’ultima mail che azzardava un’interpretazione sulla base del criterio silenzio/assenso:

 

Non avendo ricevuto risposta alcuna per la seconda volta, deduciamo che sia tutto ok e che la nostra iniziativa agonistica sia perfettamente in regola.

Procederemo quindi con il bando.

 

Stavolta uno straccio di risposta arrivava (da elo@federscacchi.it, cui, come si può notare, non era mai stato scritto esplicitamente):

 

consigliamo di sperimentare prima questo torneo senza variazione Elo anche perché ci sarebbero difficoltà tecniche dell’invio dei dati alla FIDE per la corretta omologazione del torneo.

 

Una risposta che francamente lascia ancora perplessi. Intanto è un consiglio (e, fino a prova contraria, un consiglio si può anche non seguire), ma soprattutto parla di difficoltà tecniche che non esistono, come confermato dalla FIDE stessa (infatti la FIDE accetta di tutto, visto che il suo obiettivo è quello di valutare per le variazioni rating un insieme di partite tra coppie di giocatori, più che dei tornei), e, in ogni caso, non si capisce come una manifestazione senza variazione Elo sarebbe potuta essere una soluzione a un problema comunque inesistente.

Quindi la SST ha scientemente deciso di ignorare questa nota ed ha organizzato il torneo nei termini conosciuti.


Qual è però il vero problema in tutta questa vicenda? Che, al di là del comportamento che non sembra certo esagerato definire irresponsabile di vari elementi della Federazione, un’esplicita autorizzazione alla manifestazione CTO non è mai stata data.

A questo cavillo formale si sono poi attaccati i responsabili menzionati inizialmente per non omologare il torneo, passando sopra al fatto che il torneo, regolarmente diretto da un arbitro internazionale, conteneva partite disputate dai vari giocatori nella piena consapevolezza che le stesse sarebbero state omologate, e che la FIDE non aveva alcun problema a farlo (se, ovviamente, tali partite fossero state loro presentate, cosa che la Federazione non ha ritenuto di dover fare).

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