Domenica scorsa si è concluso il Festival weekend dedicato esclusivamente ai ragazzi under 16 con Elo minore di 1600. Con cinque turni il torneo era anche valido per le qualificazioni alle finali nazionali del 2015 che saranno nella settimana a cavallo di giugno e luglio al mare in Abruzzo.

Tredici i partecipanti al via, con tre graditissimi ospiti, due da Bologna e uno da Roma insieme a dieci ragazzi provenienti dai corsi del nostro circolo, sia dall’agonistico e preagonistico sia dai corsi nelle scuole. Ai nastri di partenza quindi si andava dal Terza nazionale in ascesa al ragazzino alle prime armi, la combinazione perfetta per fare esperienza. Unico neo era la necessità di assegnare un forfait ad ogni turno, circostanza spiacevole soprattutto per i giocatori provenienti da fuori.

Per quattro turni il torneo è stato una fuga in solitaria di Manuel Rotundo (nella foto qui sopra in un momento di grande concentrazione), il cui gioco solido gli assicurava una partita dopo l’altra e un vantaggio di un punto sugli inseguitori Lorenzo Ciocca, Zeno Salvini ed Enzo Tripodi (nella foto sotto sorvegliati a vista dal Maestro Pepino). Ma in un torneo così corto essere a punteggio pieno spesso non basta e infatti all’ultimo turno la sua sconfitta in una lunga e combattutissima partita creava un insolito primo posto ex-aequo a tre giocatori. Il Buchholz infine premiava i due giocatori che non avevano mai perso, Lorenzo ed Enzo, e relegava Manuel al terzo gradino del podio.

Come Istruttore, avendo assistito a buona parte delle partite, devo però fare una piccola nota.

Non ha senso investire un fine settimana intero per venire a giocare a scacchi e poi finire la partita con ancora 90 minuti sull’orologio. Ogni posizione può essere interessante e va analizzata con calma, come diceva una vecchia pubblicità “c’è molto di più da vedere”. Altrimenti poi ci tocca analizzare partite con mosse misteriose e donne in presa (non catturate dall’avversario ovviamente!) e gli autori delle perle non si ricordano nemmeno più le mosse, figurarsi il perché le hanno giocate.

Sarà un caso che la prima scacchiera è sempre l’ultima a finire? La maturità e la concentrazione si misurano anche con il tempo di gioco.

Concludo ringraziando partecipanti, genitori ed Istruttori per il bel clima che si è creato intorno al torneo e con un suggerimento: basta con il Giuoco Piano! Abbiate il coraggio di portare gli avversari (e voi stessi) su terreni meno conosciuti!

Tutti i risultati sono nella pagina Tornei del sito, mentre nella sezione Gallery trovate una selezione di foto.

Views: 146