Definita recentemente da qualcuno “una scuola di scacchi più che un circolo”, per noi un complimento e non una critica né una mancanza, la SST è sempre alla ricerca di nuove vette da raggiungere. Ci poniamo continuamente nuovi obiettivi e cerchiamo di migliorare un ambiente che già si propone ad alti livelli in tante direzioni: corsi per ragazzi ma anche per adulti, tornei omologati ma anche serate di gioco libero aperte a tutti.

Il passo in avanti questa volta è stato pensato per i nostri piccoli moschettieri impegnati nell’attività agonistica. Abbiamo considerato importante accompagnarli a giocare fuori dai confini locali, per creare un’esperienza formativa sia dal punto di vista tecnico che umano. Lo abbiamo fatto, ne siamo fieri, anche soddisfatti e vogliamo raccontarvelo.

La nostra scelta è caduta sulla bella città di Padova.


A Padova, dal 15 al 17 febbraio, si è svolto il campionato regionale veneto, in realtà un OPEN, in parallelo ad altri 4 tornei (A, B, C, D) a limiti di ELO. Partecipazione davvero impressionante, 230 iscritti fra tutti i tornei, nella classica formula del festival weekend che solitamente non vede questi numeri. Complimenti quindi agli organizzatori per il bel risultato. Ci auguriamo per le prossime edizioni di trovare anche una sala analisi, fondamentale per i nostri obiettivi didattici e siamo sicuri utile anche per tutti gli altri partecipanti.


Prenotati treni e albergo, il gruppo composto da 15 giovani promesse e 3 istruttori è partito alle 10.30 per un viaggio abbastanza comodo che ha superato di poco le 3 ore. L’entusiasmo di tutti ha fatto volare il tempo anche più in fretta e fra una battuta e un’altra, discorsi scacchistici e non, check-in in albergo e pranzo al sacco, ci siamo ritrovati nell’ampia sala di gioco pronti per il primo turno.


Ampio spazio ai protagonisti.



 

OPEN REGIONALE


Enzo Tripodi, 15 anni, 2002 ELO. Per lui un buon torneo, che poteva anche essere perfetto con una più attenta scelta delle varianti in apertura. Al 2,5/5 con cui ha concluso il torneo manca almeno un punto in più che avrebbe reso più giustizia al gioco espresso. Enzo porta a casa 1K (40pti ELO) ma anche un’esperienza in cui speriamo abbia capito che ormai al suo livello le scelte teoriche contano.

Giorgio Gola, 12 anni, 1701 ELO. Ottima prestazione per lui nell’Open Regionale in cui partiva terzultimo fra i 63 partecipanti. Sempre equilibrato, a volte Giorgio può sembrare superficiale davanti alla scacchiera ma le sue qualità vengono sempre fuori. Un pò troppo carico di impegni agonistici ultimamente, gli consigliamo una fase di riposo in cui possa colmare alcune delle sue lacune per prepararsi ad un nuovo salto di qualità. Porta a casa una sessantina di punti ELO e a noi lascia un ottimo ricordo grazie alla sua simpatia.

Davide Garbezza, 17 anni, 1885 ELO. Visto l’1/5 verrebbe spontaneo dire il classico “torneo da dimenticare”, ma in realtà Davide ha molto da imparare da questa esperienza. Un po’ troppa ansia da prestazione gli hanno fatto perdere la lucidità necessaria per fare un buon torneo. Padova forse è anche arrivata in un momento non particolarmente felice, essendo lui in piena fase di studio e aggiornamento repertorio. Conclusi alcuni capitoli siamo sicuri che il salto di qualità arriverà, è solo una questione di tempo.



TORNEO B


Alberto Rotondaro, 12 anni, 1610 ELO. Davvero un ottimo torneo per lui, sotto tutti i punti di vista. 3/5 partendo da penultimo del tabellone merita un applauso che siamo ben felici di fare. La scelta di fare il “B” è sua, dimostrando coraggio e determinazione che poi effettivamente ha espresso nelle partite giocate. Ci aspettavamo un torneo difficile per lui, ed effettivamente è spesso stato così nelle fasi iniziali delle sue partite in cui si sono viste lacune nella teoria delle aperture colmate però da un buon gioco unito a sorprendente concentrazione e determinazione. Dal punto di vista tecnico mai in discussione, questa volta Alberto ha dimostrato anche la maturità che in passato è mancata. Ottima gestione del tempo in condizioni posizionali a volte complicate in cui trovare soluzioni non era facile. Un meritatissimo +60 che ci auguriamo possa motivarlo a studiare di più ed affrontare i prossimi impegni agonistici sempre più seriamente.

Davide Chiabrando, 19 anni, 1691 ELO. Torneo positivo, 2,5/5, manca almeno un punto in più che poteva portare a casa con un po’ più di freddezza. Gli consigliamo una miglior gestione del tempo, meno ansia e più spensieratezza. Da rivedere alcune fasi nel mediogoco, sia dal punto di vista strategico che tattico.


 

TORNEO C


Matteo Gatti, 14 anni, 1648 ELO. Protagonista in positivo fino all’ultimo turno, in cui arriva con 3,5/4, quando purtroppo butta via tutto il bottino guadagnato in meno di 10 minuti in una variante che non conosce della sua apertura preferita. Se il tempo dedicato allo studio fosse direttamente proporzionale alla sua simpatia, se a questo si unisse anche un po’ di maturità agonistica che a volte gli manca, potremmo parlare di un ragazzo di una categoria superiore. Un po’ troppi se, ma il potenziale c’è e noi aspettiamo venga fuori.

Gabriele Pallaro, 12 anni, 1250 ELO. Il suo rating ovviamente è solo frutto dei meccanismi FIDE e la sua performance (1607) parla chiaro. Gabriele, in piena fase di crescita, ha sorpreso per la maturità dimostrata e l’equilibrio nell’approccio agonistico e lo studio. 3/5 partendo 61esimo del tabellone e quasi 100 punti guadagnati che comunque sono un’inezia rispetto a quanto fatto vedere nelle sue partite. Prendere la categoria è solo una questione di tempo e gioco. Un grande in bocca al lupo per i prossimi impegni!

Michele Lania, 15 anni, 1501 ELO. 3/5 e torneo in linea con le aspettative. I risultati arrivano anche grazie al suo carattere, che non manca di ottimismo e convinzione anche quando le considerazioni tecniche sembrano andare a suo sfavore. Protagonista dell’episodio più divertente di tutta la trasferta, che racconteremo tra poco, Michele è sicuramente in un buon periodo che potrebbe sfruttare giocando e studiando di più.

Stefano Maraviglia, 13 anni, 1510 ELO. Lo studente ideale, impara in fretta ed esegue molto bene quello che gli viene consigliato. Il talento è evidente, ma ancora più interessante è il rapporto fra il suo carattere e lo stile di gioco espresso. Particolarmente timido a lezione e anche nelle analisi delle partite, Stefano ha completamente distrutto un Dragone all’ultimo turno facendo divertire tutti e chiudendo in bellezza un torneo in cui poteva forse essere un po’ più costate. 3/5, una ventina di punti guadagnati e la convinzione di aver ormai raggiunto un certo equilibrio nell’ambiente agonistico, in cui si sente sempre più a suo agio.

Riccardo Lo Gatto, 12 anni, 1618 ELO. Riccardo ha fatto salti notevoli ultimamente, con episodi clamorosi come le vittorie contro CM e 1N. Non ci piace parlare di sfortuna e cercare troppe giustificazioni, ma dopo un ottimo inizio con 2,5/3 il piccolo Micio, soprannome scelto con moltissima creatività dal sottoscritto, perde per un banalissimo tatticismo una posizione in netto vantaggio, ottenuto anche grazie a un’ottima fase di apertura in cui aveva chiaramente superato il suo avversario. Riccardo aveva anche pensato molto prima di muovere, quindi dispiace ancora di più per la sconfitta. Convinti che sia un episodio isolato, aspettiamo semplicemente che il tempo faccia il suo dovere. Riccardo promette davvero molto bene e da questa trasferta deve solo imparare a gestire meglio le sue energie e tenere più sotto controllo il controgioco dell’avversario, che a volte tende a ignorare per eccesso di sicurezza. Anche una maggior sistematicità nello studio lo aiuterà ad esprimere al meglio il suo potenziale.

Andrea Bosio, 11 anni, 1501 ELO. Non una buona pagella per il nostro piccolo Andrea. Performance inversamente proporzionale alla sua simpatia, che invece ha conquistato tutti. Qualche punto buttato con un po’ troppa leggerezza, frutto forse dell’aria un po’ vacanziera con cui Andrea si è presentano a questa trasferta. Le sue qualità le conosciamo e siamo certi verranno espresse nei prossimi impegni, che speriamo riesca ad affrontare con maggiore serietà. 2,5/5, un piccolo passo indietro prima del prossimo grande salto in avanti.

Stefano Bertola, 12 anni, 1538 ELO. Il nostro campione di Gabicce conferma il suo livello attuale di gioco, il suo passo indietro dal punto di vista del punteggio essendo del tutto normale e aspettato considerando il grande salto fatto nei tornei precedenti. Trasferta fondamentale per far emergere alcune lacune tecniche che una volta sistemate prepareranno il prossimo salto di qualità che siamo sicuri non si farà attendere troppo. 2,5/5, esperienza decisamente utile in cui Stefano dimostra maturità ed equilibrio davanti alle difficoltà che l’agonismo pone.

Francesco Monni, 11 anni, 1270 ELO. 1,5/5 è un risultato che può ingannare solo chi non conosce Francesco, che in questo torneo partiva 60esimo sul tabellone. L’ultima partita in particolare fa ben sperare in un salto di qualità che sta per arrivare. Una vittoria in una partita complicata, che speriamo possa incoraggiare Francesco a far uscire il piccolo guerriero che si nasconde dietro quell’aria timida da sempre mostrata a chi lo segue durante i corsi.


 

TORNEO D

Inizialmente da bando previsto con una cadenza di 60 minuti, per poi all’ultimo diventare quasi un rapid di 30, questo torneo doveva essere un banco di prova per Riccardo Rotondaro e Andrea Bergero, ancora alle prese con problemi di gestione del tempo tipici per l’età. Si parla ovviamente delle classiche mosse instant e non certo di zeitnot. Al di là dei risultati i due hanno mostrato a tratti la capacità di concentrazione che speriamo possa diventare una costante il prima possibile.

 




 

Un weekend intenso quindi, che come speravamo ha dato indicazioni sui punti in cui i ragazzi devono migliorare. Siamo anche convinti siano stati tre giorni speciali anche dal punto di vista umano. Per alcuni dei piccoli guerrieri si è anche trattato della prima trasferta lontani da casa e dai propri genitori e siamo sicuri questo abbia contribuito sia al loro sviluppo sia ai legami di sana e profonda amicizia che soprattutto in occasioni come queste si possono rafforzare. Al di là delle questioni tecniche, in questo gruppo non sono mai mancati i momenti esilaranti, come per esempio quando Lania, con la solita convinzione che lo contraddistingue, in uno scambio di opinioni su questioni scacchistiche con Alessandro Davi (Maestro e Campione Torinese 2016), insiste a sostenere il suo punto di vista iniziando con un “Vabbè che sei un 2200, però…”; poco conta l’argomento e il seguito neanche lo ricordiamo perché a quel punto tutti rotolavano per terra dalle risate. Apprezzabili anche le conoscenze storiche di Bosio, che riconoscendo in un documentario un dittatore del passato, trova strane analogie con lo scrivente facendoglielo notare dall’altro capo del tavolo. Da doppio punto interrogativo, scacchisticamente parlando, Tripodi quando chiede a tutti se Padova si trovi in Veneto, Friuli o Trentino e perché no magari anche Lombardia.


Vogliamo riproporre questo genere di trasferta in futuro. Dal punto di vista organizzativo non ci sono state grosse difficoltà e anche se abbiamo già in mente ulteriori miglioramenti, ci concediamo qualche imprecisione con la convinzione che gli unici a non sbagliare mai siano quelli che non provano mai a fare qualcosa. Per ora ci diamo appuntamento al CIS, quando torneremo a tifare i nostri ragazzi.


To be continued…

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