Anche quest’anno la Sst ha organizzato la trasferta di gruppo ai nazionali giovanili: 14 sono stati i partecipanti impegnati nei vari tornei under 16, chi in appartamento chi in Hotel, chi con il sottoscritto chi con i genitori. Qui di seguito le mie personalissime pagelle finali che cercano scherzosamente (ma non troppo…) di inquadrare la prestazione scacchistica.
Per chi non li conoscesse tutti e volesse identificare il viso al nome le pagelle sono riferite da sinistra a destra, a partire dalla fila seduta.
Davide Fiammengo. Fra la tranquilla teoria in pantofole e il palpitante agone c’è una bella differenza, Davide lo sa e porrà rimedio. In progress 7.
Stefano Yao. Un’occasione perduta (quella di arrivare fra i primi due) per una banalissima quanto incredibile svista che a uno con i suoi mezzi e la sua forza nervosa non deve assolutamente capitare. Tetragono 6.
Mirko Lizzul Coppe. Ha perso una sola partita e questo la dice lunga sul miglioramento della forza di base di questi ultimi tempi. Robusto 8.
Andrea Carollo. Sia noi sia lui pensavamo che avrebbe fatto di più, senza tensione agonistica non si va tanto lontano. Acerbo 5.
Lorenzo Tripodi. Prima esperienza e senza delle basi solide a causa del poco tempo per ora dedicato agli scacchi. Entusiasta 7.
Giada Rinaudo. Pareggia con la favoritissima e poi perde o patta con avversarie molto meno difficili giocandosi il podio. Incredibile 7.
Demetrio Buffa. E va bene che a quell’età la partita cambia proprietario spesso e volentieri, ma così è un po’ troppo. Irriconoscibile 5.
Leone Buffa. Per lui sarebbe stato ancora meglio se il torneo si fosse organizzato in una località di mare. Vacanziero 5.
Gabriele Zenere. Ha pagato il passaggio dall’under 10 al più difficile under 12 e così si è trovato in difficoltà e ha offerto/accettato qualche patta troppo presto. Sprecone 6.
Leo Rinaudo. Inizia benissimo poi rallenta, e quindi, perso un po’ di entusiasmo, comincia a zoppicare scacchisticamente. Fragile 6.
Davide Garbezza. Anche lui alla prima esperienza e anche lui con ancora tanto da fare per impostare un gioco più solido e redditizio, ma ansioso di capire. Diligente 7.
Anastasia Buffa. Ne è passata di acqua sotto i ponti dopo il mondiale in Turchia di qualche anno fa, ma il gioco rimane ancora troppo casuale. Immobile 5.
Pietro Buffa. A tratti irriconoscibile per il bel gioco espresso poi, per fortuna, qualche partita “delle sue” lo riportavano sulla terra. Camaleontico 8.
Marco Mina. Un torneo giocato bene senza particolari acuti e senza crolli clamorosi con partite e varianti preparate minuziosamente. Maturo 8.
Al di là delle pagelle credo sia stata una bella trasferta per tutti, per chi ne è uscito soddisfatto e per chi invece ha qualche rammarico. Ma nessuno si deve preoccupare, l’anno prossimo ci riproveremo! Adesso auguro a tutti di giocare, giocare, giocare, e poi la partita la si deve riguardare, riguardare, riguardare: unico modo per ampliare quell’utile bagaglio che ognuno deve avere e che risponde al nome esperienza.
Chi non lo farà poi non si lamenti. Augh!
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