Gli scacchi fino a quando, più o meno in tutto il mondo, non sono entrati sotto il cappello benedetto/maledetto dello sport, venivano visti più come un’attività culturale, se non vera e propria Arte. Questo è bene ricordarcelo e anzi sarebbe più che opportuno, in questi tempi di arido tecnicismo, recuperare le valenze culturali degli scacchi.

Se ci fermiamo al semplice fatto che gli scacchi sono la partita giocata, beh avremmo sicuramente perso qualcosa. Questa per esempio è la Mission che ha fatto nascere nel 1996 Scaccomatto, l’evento biennale della Sst che giusto quest’anno si interrompe causa gli ormai inafferrabili finanziamenti.

Grazie a questa manifestazione negli anni abbiamo organizzato, oltre ad eventi agonistici di livello, mostre di vario genere a tema scacchi: pubblicità, fumetti, cartoline, francobolli. E poi conferenze su scacchi e computer, musica, storia. Due rassegne di film. Per non parlare della mostra di scacchiere nelle vetrine di via Po. Una curiosità fu l’audizione di musiche di Francois Philidor, scacchista eccelso del ‘700 ma anche musicista di corte.

E forse fra tutte le Arti, la musica è quella che ha più vicinanze con la nostra passione e non di rado i musicisti giocano a scacchi anche a buon livello. Il più noto fu senz’altro Vasily Smyslov, campione del mondo nel 1957, poiché scelse fra la carriera scacchistica e quella di cantante d’opera solo dopo aver fallito l’audizione al Bolshoi. E da allora si è esibito solo per gli amici scacchisti e organizzatori in occasione di grossi tornei ai quali partecipava: anche a Torino nel 1996 non si tirò indietro.

Fra i compositori italiani ricordiamo il Maestro Ennio Morricone, grande appassionato, ha giocato parecchi tornei federali ed ha una classifica Fsi da Seconda Nazionale.

Fra i musicisti internazionali invece vogliamo segnalare Sergei Prokofiev (a destra nella foto) valente compositore e valente scacchista. Qualcuno sapeva che ha battuto Capablanca? Ok in simultanea, ma sempre di Capablanca trattasi! E la patta con Lasker? Era talmente appassionato dagli scacchi che conobbe e giocò con alcuni fra i più grandi giocatori della prima metà del Novecento, lasciandoci anche personalissimi commenti e pareri su di loro.

A questo proposito Giovedì 29 maggio ore 21.15 RAI 5 il programma Petruska si occuperà appunto di Prokofiev musicista, ma ci saranno anche una decina di minuti dedicati agli scacchi con una chiacchierata, fra una mossa e l’altra di una partita, fra il conduttore del programma, il M° Michele Dell’Ongaro, e lo scrivente.

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