Si è concluso nel modo più beffardo e amaro il nostro Campionato Italiano Master 2016. Una retrocessione con tantissimi rimpianti, decisa solo all’ultima partita dell’ultimo turno, quando una patta a portata di mano ci è sfuggita per un pelo, condannandoci a ripresentarci in serie A1.

Eppure i nostri ragazzi ce l’hanno messa davvero tutta, ed il risultato finale forse non rispecchia pienamente i valori emersi durante il torneo. Ma si sa, lo sport è anche questo, e non resta che rimboccarsi le maniche per il prossimo anno. Ci siamo presentati al Master di Civitanova Marche (27 aprile – 1 maggio) con una squadra giovanissima ed autoctona, se si eccettua il GM montenegrino Nikola Djukic (2563, ottimo giocatore e persona squisita). Stefano Yao, Alessandro Davi, Alessio Gallucci, Antonio Melone ed il sottoscritto nella veste di capitano, sono tutte forze del nostro circolo, in una manifestazione dove gli ingaggi si sprecano e ben poche squadre possono vantarsi di proporre propri giocatori. Per carità, ingaggiare è lecito, si tratta pur sempre di professionismo, ma forse si dovrebbe leggermente limitare il fenomeno, magari a vantaggio di qualche giovane emergente (vedi la Francia ad esempio).

Abbiamo pagato un po’ di inesperienza, d’altronde solo per Stefano si trattava del secondo Master, mentre per tutti gli altri si era all’esordio. Nemmeno la buona sorte ci è stata amica (se negli scacchi esiste), tuttavia è indubbio che abbiamo commesso una eccessiva serie di errori che ci hanno penalizzato, forse oltre i nostri demeriti, ma tant’è…

Ma ripercorriamo per ordine il torneo.

Al 1° turno veniamo pescati dalla Triestina, squadra esperta, rafforzata dalla giovane promessa FM Barp e dal forte GM Bosiocic. Ci schieriamo con Djukic, Yao, Davi e Melone. Perdiamo in prima scacchiera, ma vinciamo brillantemente in quarta (Melone in bello stile contro il FM De Eccher). Yao ha posizione superiore contro il FM Lostuzzi, ma sciupa perdendo banalmente un pedone a ridosso della 40esima e deve accontentarsi della patta. Davi soffre un po’ contro il FM Barp, ma poi grazie ad un brillante sacrificio di pedone, riesce ad entrare in un finale di Torri sostenibile. Purtroppo la stanchezza lo porta a commettere un grave errore tecnico e finisce col perdere il finale. Una sconfitta di misura amara, se pensiamo che anche il pareggio ci andava un po’ strettino per quanto visto sulla scacchiera. Pazienza, guardiamo avanti.

Al 2° turno ci tocca Acqui, una diretta concorrente per non retrocedere. Djukic vince velocemente ed in modo convincente contro il FM Aghayev, ma sia Yao (contro il FM Di Paolo) che Gallucci (contro il M Madiai) arrancano dopo l’apertura, finendo col perdere entrambi. Non resta che sperare in Melone che ha un finale leggermente superiore contro Quirico, ma Antonio perde l’attimo buono per forzare e deve accontentarsi del pareggio. Un’altra sconfitta di misura dunque, ma stavolta abbastanza meritata per ciò che si è visto. Peccato perché le nostre potenzialità probabilmente non sono inferiori a quelle di Acqui. Ma gli errori li stiamo pagando tutti.

Al 3° turno giochiamo contro Arzignano (GM Cebalo, FM Cacco, M Simoli e M Navarro) che dopo un brutto inizio si trova inaspettatamente a fondo classifica. L’inizio è dei migliori, con Yao che sciorina una grandissima prestazione e vince brillantemente contro il FM Cacco. Subito dopo anche Djukic sfrutta un errore del GM Cebalo per vincere con un attacco da matto. Siamo sul 2-0, ma Melone paga un’imprecisione in apertura e finisce col perdere contro il M Navarro. Davi tuttavia ha un finale leggermente superiore, e visto che ci basta il pari per vincere, la sensazione non può che essere positiva. Ma ancora una volta Ale paga la stanchezza (e probabilmente un po’ di tensione) e finisce col farsi dare un banale doppio che gli costa un pezzo secco. Incredibile!!! Volti scuri e tanta rabbia per un 2-2 davvero ingiusto.

Il 4° turno ci vede opposti al fanalino di coda Firenze, presentatasi con una squadra di emergenza che comunque ha onorato il Campionato fino all’ultimo turno. Decidiamo di far rifiatare Stefano, così subentra il sottoscritto. Purtroppo il match non si mette benissimo, e Melone subisce un attacco da matto che riesce a limitare in un perpetuo probabilmente solo perché l’avversario si accontenta, visto il notevole gap Elo. Io ho una posizione chiaramente superiore contro il FM Mauro, ma ruggine e tensione mi giocano un brutto scherzo, e finisco addirittura col perdere! Fortuna che Alessio regola in finale il suo avversario e altrettanto fa Nikola, faticando non poco. Una vittoria di misura quindi, che potrebbe costarci un po’ cara in virtù degli importantissimi punti scacchiera. Ma per come si erano messe le cose, non possiamo avere troppe recriminazioni, e quindi si va avanti.

E al 5° turno ci tocca Bologna, un’altra diretta concorrente. Stavolta facciamo riposare Melone, che finora ha giocato sempre, così tocca a Davi e Gallucci affiancare Djukic e Yao. Bologna si schiera con il FM Gylevich, FM Tomba, FM Cocchi e FM Vancini, cioè con la migliore formazione possibile. In prima Nikola col Nero riesce a pattare una posizione difficile contro Gylevich (ottimo torneo quello del giovane FM bolognese), mentre Stefano entra in una variante tagliente della Catalana dove sembra star meglio nonostante il pedone in meno. Gallucci sfodera una prestazione super (come ai vecchi tempi) e vince di attacco contro Vancini. Peccato però che Stefano non riesce a trovare il bandolo della matassa, così il compenso si sparisce e Tomba amministra il vantaggio materiale dopo il controllo del tempo. Ale in terza soffre un po’ l’esperienza di Cocchi, che pian piano converte il suo vantaggio di spazio e dà a Bologna il punto decisivo. Altra sconfitta di misura quindi. Ce la giochiamo con tutti, ma gli episodi non ci sono favorevoli purtroppo.

Al 6° turno incontriamo Milano, sulla carta alla nostra portata. E’ un incontro decisivo e assolutamente da vincere per risollevare classifica e morale. Le cose però non si mettono benissimo, e sia Stefano (in una Francese contro il FM Misiano), sia Melone arrancano un po’ in apertura. Invece sembrano promettenti sia la posizione di Nikola contro il MI Quendro, che quella di Gallucci contro Iudicello. La stanchezza però gioca un brutto scherzo a Nikola (non ha mai riposato, ed erano previsti 2 doppi turni in 5 giorni…) che sciupa e deve accontentarsi del pareggio. Anche Stefano pareggia, ma è il suo un pareggio prezioso. Alessio sfodera ancora una volta una grandissima prestazione e vince di forza, ma Antonio subisce un attacco da matto e per di più è in zeitnot. Tutto sembra volgere verso un 2-2, quando un po’ la dea bendata (o la dea Caissa), un po’ l’energia pazzesca che Antonio riversa nello zeitnot, fatto sta che la posizione si ribalta e finisce addirittura col vincere. Evviva! Un 3-1 fondamentale, che ci permette di guardare con ottimismo all’ultimo impegno.

Classifica prima dell’ultimo turno:

Bologna 5 (12 punti scacchiera) – Torino 5 (12) – Acqui 5 (10) – Palermo 4 (11,5) – Milano 4 (9) – Arzignano 3 (10,5) – Firenze 0 (4). Retrocedono le ultime 4.

Accoppiamenti: Roma-Torino; Acqui-Bologna; Milano-Palermo; Arzignano-Firenze.

Quindi ci tocca Roma Steinitz, che dall’alto dei suoi 6 punti (13) è matematicamente salva, ed anzi nutre residue possibilità di 4° posto. L’avversario (IM Camacho, FM Napoli, FM Ferretti e CM Bellincampi) è alla nostra portata, ma per la salvezza matematica ci occorre il pareggio. Una sconfitta, anche di misura, ci salverebbe solo in caso di risultati favorevoli negli altri incontri.

Nikola col Nero patta dopo un paio d’ore un finale di Torri simmetrico, ma Gallucci soffre un po’ contro Ferretti. Stefano invece esce meglio dall’apertura, e di tecnica migliora pian piano la sua posizione fino ad un chiaro vantaggio. Il problema è la posizione e lo zeitnot di Melone, che contro un avversario sulla carta inferiore, si complica inutilmente la vita finendo in una posizione incertissima da giocare esclusivamente con l’incremento. Sotto questo aspetto Antonio deve maturare: spesso finisce in zeitnot perché analizza troppo, anche varianti improbabili, utili solo a sprecare tempo. E infatti finisce male, mentre Stefano chiude in sicurezza la sua partita. 1,5-1,5 con Gallucci che in posizione inferiore gioca uno zeitnot pazzesco, tutto cuore, che lo porta addirittura ad un finale sostenibile dopo il controllo del tempo (cosa impensabile poche mosse prima). Ma le troppe energie profuse nello zeitnot si fanno sentire, e qualche imprecisione tecnica nel finale ci costa il punto e la sconfitta. Sconfitta che significa anche retrocessione, visto che Acqui-Bologna si accordano per il pareggio, Palermo batte Milano e Arzignano vince 3-1. Doppia beffa. Finiamo addirittura terzultimi, con Arzignano che ci supera per spareggio tecnico (a parità di punti scacchiera).

Difficile commentare le sensazioni, potete immaginarle. Ma la crescita passa anche da queste cocenti delusioni, e i nostri ragazzi con un pizzico di esperienza in più son certo che si faranno trovare pronti per il prossimo appuntamento.

Chiudo con un sincero elogio al GM Nikola Djukic. Raramente si incontrano GM disponibili e cordiali fino a tal punto. Nikola ha legato subito con la squadra, scherzando durante le cene e dando il massimo sulla scacchiera. Era visibilmente triste per l’esito finale, ma ci ha dato comunque un arrivederci col sorriso. 

Nei prossimi giorni pubblicheremo due articoli con alcune partite commentate dei nostri portacolori.

 

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