Dopo un anno, Spartaco Sarno è tornato a giocare un torneo alla SST, ancora il (Festival di) San Giovanni. Forse non come scontato, ma certamente come prevedibile, l’ex Campione Italiano ha confermato la vittoria dello scorso anno, la prima volta che qualcuno si è ripetuto nell’Open A dopo le vittorie di Enrico Faraoni, Savino Lattanzio e Marco Mina nei primi tre anni della manifestazione.
Quattro vittorie iniziali hanno garantito a Sarno un solido vantaggio e due patte in scioltezza hanno terminato il lavoro. Il risultato finale non sarebbe probabilmente cambiato (i 308 punti di differenza in rating tra il #1 e il #2 di tabellone qualcosa dovranno ben significare), ma l’andamento del torneo sarebbe stato stravolto se, nella partita di primo turno, l’avversario di Sarno, l’ancora dodicenne Leonardo Catalano, dopo una strenuissima lotta, avesse visto la mossa che lo avrebbe probabilmente portato al pareggio. In questa posizione, verificatasi dopo 38. Aa6-d3
il N. può pattare giocando 38… Rc8 con idea Rb8, g4, h3 e il B. non riesce più a forzare la vittoria.
Al secondo posto, Massimo De Barberis, che, dopo aver perso lo scontro diretto con Sarno, ha avuto la possibilità di agganciarlo all’ultimo incontro, ma non è riuscito a sfruttare l’eccellente posizione che si era creato (Sarno avrebbe comunque prevalso per il Buchholz). Terzo Mirko Lizzul Coppe (nella fotina di sinistra), nuovo campione torinese Under-20 e, come tale, ammesso alla finale del prossimo Campionato Torinese Assoluto. Quarto, primo nel gruppo di quelli a quattro punti per Buchholz, Marco Mina, fortunatamente non penalizzato dallo spareggio meno tecnico che l’Organizzazione ha dovuto controvoglia adottare. Quinto si è ottimamente classificato il già menzionato Leonardo Catalano, mentre i premi di categoria sono andati a Simone Bullita (Under-2000 – da notare che Marco Ratti avrebbe prevalso con lo spareggio Buchholz Cut-1), Gianmario Parisi (Under-1800), Enrico Sorba (Under-1600) e Alberto Rotondaro (Under-16).
In linea con le aspettative il numero di partecipanti (23), ad un solo passo dal record assoluto.
L’Open B (con 15 partecipanti – purtroppo eguagliato il minimo storico) ha visto prevalere il venezuelano Spartacus Munoz Cardenas (nella foto a destra), vincitore con 5½ su 6, e di cui si può dire che non abbia probabilmente scelto la manifestazione più adatta come suo primo torneo. Si è dimostrato infatti un buon giocatore (cinque vittorie iniziali con giocatori con rating FIDE e poi un pareggio con un unrated al sesto turno), ma il suo primo rating FIDE (ad agosto) è progettato essere solo 1362. È una strana bestia il rating FIDE. Ad esempio, se Cardenas in luglio giocasse cinque partite con giocatori la cui media rating fosse -mettiamo- 1738, anche perdendole tutte (!), entrerebbe nelle liste FIDE con 1500 punti.
Terzo si è classificato Marco Reggio (con 4½ su 6), mentre i premi di categoria sono andati a Francesco Monni e Giulio Agresta (primo e secondo Under-1500, entrambi a quattro punti) e ad Alberto Pairetti (Under-16).
Abbiamo dimenticato il secondo posto? Nient’affatto, ma dell’Under-14 Eleonora Bruno, che ha brillantemente ottenuto cinque punti su sei (sconfitta solo dal vincitore), vogliamo non solo menzionare questo risultato, ma anche riportare -in conclusione dell’articolo, con inclusa foto dei protagonisti- una sua partita, che, seppur sia stata tutt’altro che perfetta (soprattutto quando guardata attraverso le analisi di un super-motore il cui rating è superiore alla somma di quello dei due giocatori che si sono affrontati), è stata comunque vibrante per i continui attaccchi portati dal suo avversario (Renato Amadori) e la sua, talora avventurosa, difesa (la fuga del Re N. da un’ala all’altra è sempre un piccolo spettacolo!).
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