Continua la rubrica del Maestro e giornalista Mauro Barletta sul Torneo dei Candidati. Ecco la seconda parte.
A dispetto di chi accusa i superGM di fare sempre patta, o di giocare con avvilente circospezione, il torneo dei Candidati (in corso a Ekaterinburg) si profila avvincente e combattuto. La partita da vedere del secondo turno è la Caruana-Alekseenko. L’americano-italiano-italoamericano (fate voi) ha accettato di entrare in una Nimzo-Indiana per propinare all’avversario una variante battagliera, 4.f3. Alekseenko ha sacrificato un pezzo per i tre pedoni dell’arrocco, cosa che paradossalmente gli si è ritorta contro qualche mossa più avanti: Caruana, infatti, ha sfruttato le linee aperte per un attacco da matto in grande stile. Il mio favorito, Ding Liren, ha perso un’altra volta. Non aggiungo altro.
Vachier-Lagrave, pur essendo entrato fra i Candidati all’ultimo momento per via della rinuncia di Radjabov, ha cominciato bene: ieri ha pareggiato con Caruana (mica facile) e oggi ha superato Ding. Wang Hao, dopo la vittoria di ieri, ha giocato un lungo finale con un pedone in più contro Giri ma non è riuscito a vincere. In attesa di analisi più approfondite possiamo dire che è un buon esempio di come
l’attività dei pezzi possa compensare l’inferiorità di materiale.
A proposito di Giri. Circola su internet una battuta che pare abbia consegnato a un intervistatore: “Gli scacchi stanno per diventare popolari come la carta igienica”. Cosa avrà voluto dire?
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