Il primo incontro della sfida uomo-macchina si è concluso ieri sera poco prima di mezzanotte con un pareggio. Negli storici locali della Società Scacchistica Torinese tre giocatori del circolo affiancati dal Maestro Internazionale Folco Castaldo hanno sfidato quattro software torinesi. Mentre il Maestro Enrico Pepino intratteneva il pubblico presente nei saloni di via Goito e gli internauti collegati al sito con salaci commenti più o meno tecnici, le quattro partite progredivano lentamente in un piacevole clima amichevole.
In prima scacchiera Folco Castaldo, che ha raggiunto i 2432 punti Elo, impostava un’interessante strategia anti-computer da Bianco contro la campionessa torinese Chexa di Mauro Riccardi (ebbene sì, Chexa è un software “al femminile”): dopo 1.e4 c6 2.d3 d5, ovvero il cosiddetto Attacco Indiano contro la Caro-Kann, Castaldo sceglieva l’insolita 3.De2 che portava l’avversario fuori dal libro delle aperture. Il software dopo poche mosse decideva di cedere un pedone per ottenere attività e creare a Folco qualche difficoltà di coordinazione dei pezzi. Alla ventiquattresima mossa il Maestro doveva restituire il pedone, tutte le torri e un paio di pezzi leggeri venivano cambiati e così i due giocatori si accordavano per la patta.
In seconda scacchiera c’è stata una partita di tutt’altro genere. Il forte Candidato Maestro diciottenne Alessandro Davi (2122 punti Elo), reduce da un’ottima prestazione al Festival International d’Echecs di Dieppe (Francia), sceglieva come apertura da Nero addirittura il Gambetto von Hennig-Schara (1.d4 d5 2.c4 e6 3.Cc3 c5 4.cxd5 cxd4!?). Il conduttore del Bianco, lo storico programma Uragano di Luca Naddei, sceglieva un piano beffardo con l’arrocco lungo. In breve tempo la partita si trasformava in una rissa selvaggia e alla sedicesima mossa Davi sceglieva di sacrificare un pezzo per accelerare l’attacco. Un sacrificio contro un computer! La posizione di Alessandro era uno spettacolo a vedersi ma, come spesso succede in questi casi, il giocatore artificiale trovava una difesa e l’unica conclusione possibile era lo scacco perpetuo.
In terza scacchiera l’incontro tra Tiziana Barbiso e ProChess non era una novità assoluta. Infatti la giocatrice torinese, 2032 punti Elo, ex campionessa italiana femminile, convocata quest’anno dalla federazione per le Olimpiadi di Istanbul aveva già giocato contro il software di Edoardo Manino nel 2010 mostrando una schiacciante superiorità. La partita di ieri sera iniziava come una classica Quattro Cavalli dove il Bianco sembrava potersi creare delle buone prospettive di attacco sull’ala di re dopo aver piazzato il suo cavallo in f5. Il Nero dal suo canto riusciva a fare la spinta liberatoria …d5 costringendo l’avversaria a complicare la posizione per continuare l’attacco. Alla diciannovesima mossa il computer sprofondava in una analisi di più di trenta minuti, consumando buona parte del suo tempo di riflessione in analisi bizzarre. Il baco però non comprometteva la partita che, anzi, si faceva sempre più in discesa e, con un pedone passato in d3 sostenuto a colpi di tattica, ProChess riusciva a conquistarsi la meritata rivincita.
In quarta scacchiera il mondo sembrava essersi rovesciato. Il tredicenne Stefano Yao, attualmente prima nazionale con 1850 punti Elo, sceglieva di giocare una partita aperta contro il suo avversario Neurone di Luca Lissandrello. Questo software ha una valutazione posizionale raffinatissima ma non riesce ad espandere l’albero molto in profondità e quindi tende a commettere gravi errori tattici. E così in una Siciliana variante Dragone in cui l’umano giocava come un computer e il computer come un umano, il Bianco catturava un pedone che, forse, non doveva essere catturato ma, soprattutto, cercava di parare le minacce di matto dell’avversario interponendo un alfiere. In ventuno mosse il giovane conduttore del Nero demoliva le deboli difese di Neurone e concludeva con un simpatico scaccomatto.
Il commento delle partite non riassume però tutta la serata. Perché, mentre i quattro giocatori spremevano le loro meningi alla ricerca della mossa corretta, i quattro programmatori erano alle prese con problemi tecnici enormi. Infatti tutto il sistema per la trasmissione in diretta delle mosse via FTP è andato in crisi per ben due volte. Inizialmente lato server per un problema di connessioni multiple che ha impedito di trasmettere le partite fino a un’ora dall’inizio. E poi, quando la situazione sembrava essersi normalizzata, ecco che la rete wireless dei saloni di via Goito comincia a fare le bizze troncando improvvisamente le trasmissioni. Con grande dispiacere da parte degli internauti collegati al sito, siamo riusciti a risolvere il problema ormai a partite concluse.
Che dire? Arrivederci a venerdì! Alle ore 20:00 si disputerà il secondo incontro che speriamo ci regali un’intensità di gioco simile e partite altrettanto piacevoli. Confidando che i problemi avuti siano ormai alle spalle non ci resta che tifare, chi per gli umani, chi per i computer.
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